4 sale da concerto e Centro congressi
Concorso
Dettagli_
- CLIENTE: Ciudad de Vitoria-Gasteiz
- PROGETTO: Riccardo Crespi Architetto (AdHocMsl)
- AREA: 38.000mq
- COSTO REALIZZAZIONE: 138.500.000€
- FASI: Concorso
Descrizione del progetto_
I Paesi Baschi sono una delle regioni europee in cui è più forte l’attenzione alla sostenibilità degli edifici realizzati; per questo motivo una delle condizioni fondamentali imposte dal concorso per il nuovo Palazzo della Musica e Centro Congressi di Vitoria-Gasteiz fosse la realizzazione di un edificio che diventasse un referente a livello europeo sia da un punto di vista culturale che architettonico.
Persiguendo questo obiettivo, il nostro progetto proponeva la possibiità di lasciare completamente libero ed a terreno filtrante il 50% del lotto messo a disposizione, destinandolo alla piantumazione di alberi ad alto fusto e reallizando così un sorta di foyer naturale.
Un edificio in un bosco, contrapposizione alla monumentalità tipica delle sale da concerto e dei centri congressi, scomposto in 4 volumi aventi tutti in comune il foyer d’ingresso e completamente immersi in un ambiente completamente naturale.
Ma sosteniblità non vuol dire solo realizzare un edificio nel verde, ma applicare nella maniera più completa quei sistemi definiti passivi nella gestione dell’energia, che soprattutto in un edificio di queste dimensioni, riveste un’importanza così fondamentale e centrale che nel caso della nostra proposta ne è diventata anche genesi formale.
Il 70% delle coperture veniva realizzato con un manto vegetale non per un motivo puramente propagandistico, ma grazie alle ottime prestazioni coibentanti durante l’inverno e raffrescanti durante l’estate che questo tipo di coperture offrono, nonché alla funzione che i vegetali naturalmente svolgono di trattenimenti delle polveri sottili.
Per favorire la circolazione naturale degli spazi interni, veniva realizzati dei cosiddetti camini solari che caratterizzano formalmente l’edificio.
Si tratta di strutture apribili “a tronco di piramide” attentamente studiate, posizionate e distribuite in copertura affinché l’esposizione solare diurna permetta il riscaldamento dell’aria presente al loro interno; in questo modo, grazie alla differenza di gradiente termico tra l’aria presente dei coni e all’interno dell’edificio e sfruttando il moto convettivo naturale della stessa verso le temperature più alte, generavano delle correnti d’aria che raffrescavano tutti gli ambienti durante l’estate mentre in inverno, poichè chiuse, al contrario contribuitvano al riscaldamento interno.
La ricerca della migliore esposizione dei camini solari per sfruttarne al meglio le caratteristiche, ha influenzato notelmente anche la posizione all’interno del lotto delle diverse sale, generandone la particolare conformazione planimetrica dell’impianto. Le sale, per ricercare la migliore performance acustica, al contrario sono caratterizzate da una forma molto semplice, potremmo dire quasi scolastica.